La consensualità nel rapporto sadomasochistico

Nella nomade sadomasochistica si perde la percezione della differenza tra vittima e aggressore; la consensualità e la fusione tra i corpi nasce dal trionfo derivato dalla percezione dell’asservimento raggiunto dall’oggetto; il dolore, invece, appare come un accadimento inevitabile per annullare la vitalità e l’indipendenza dell’oggetto, per asservirlo o per annullarsi e asservirsi reciprocamente.

La crudeltà, implicita nell’atto sadomasochistico, non sembra dunque essere l’obiettivo primario della perversione. Per dare il massimo del piacere, la sottomissione deve essere attiva e consensuale, non ottenuta con la forza

(De Masi, 1999, pag. 109)

Franco de Masi, La perversione sadomasochistica, Bollati Boringheri, Roma, 2007